Via Ramazzini: ”Tendopoli da chiudere”, il municipio accoglie la linea di FdI

Dopo l’esposto presentato ieri presso la Procura della Repubblica, oggi è stata la volta del consiglio municipale: l’amministrazione guidata dai Cinquestelle si farà carico della richiesta di chiusura della tendopoli della Croce Rossa che ha scatenato le proteste dei cittadini.

Quello presentato oggi dai consiglieri di Fratelli d’Italia è stato un esposto-denuncia curato dall’avvocato Francesco Bolognesi e accompagnato da centinaia di firme di residenti. Obiettivo finale: “valutare l’adozione del provvedimento di revoca delle misure di accoglienza per l’hub in questione, così come indicato nella nota della Prefettura di Roma recante prot. n. 0270558 dello scorso 22 agosto”. Cosa diceva la nota? “…qualsiasi violazione di legge, nonché ogni comportamento che desti allarme sociale sotto il profilo dell’ordine pubblico e che venga segnalato alle autorità locali, anche se posto in essere al di fuori della struttura, sarà considerato grave violazione delle regole del centro, e potrà dar luogo all’adozione di conseguenti misure, fino alla revoca delle misure di accoglienza da parte del Prefetto”.

E “violazioni di legge” o “comportamenti che destino allarme sociale” ce ne sono stati eccome e sono stati raccontati su L’ultima Ribattuta. Così, oggi, il Movimento 5 Stelle si è piegato alle richieste di chiusura della struttura sorta all’interno degli spazi di via Ramazzini, di proprietà della Croce Rossa.

Nei giorni scorsi la stessa presidente Cinquestelle del municipio, Silvia Crescimanno, ha dovuto ammettere come la gestione della tendopoli si sia rivelata disastrosa. Nel giro di un mese, sulla sua pagina ufficiale Facebook, la Crescimanno ha prima promesso “di vigilare sul rispetto delle regole per la sicurezza dei cittadini e sul decoro del territorio… affinché non ci siano dubbi sulla temporaneità effettiva della struttura, sulla gestione di un numero non spropositato degli ospiti e sulla reale partecipazione dell’Ente locale in questione alle politiche adottate dal Ministero dell’Interno”. Poi, dopo l’arrivo di nuovi immigrati nella tendopoli e la drammatica violenza alla commerciante, ha ammesso “l’ingiustificata e grave aggressione in danno di una donna anziana da parte di uno degli ospiti della struttura ha dimostrato come la sicurezza dell’attuale sistema dell’accoglienza sia inefficace”.

Così, oggi è stata accolta la richiesta di Fratelli d’Italia: “La linea che da subito abbiamo proposto è stata sposata con colpevole ritardo dal presidente Crescimanno, hanno dichiarato i consiglieri municipali di Fratelli d’Italia, Marco Giudici e Giovanni Picone. “Tra i punti che sono stati accettati c’è l’istituzione del tavolo di sicurezza permanente con il prefetto, i comandanti delle stazioni dei Carabinieri, il dirigente del commissariato di via Cavallotti e una delegazione dei consiglieri, oltre all’istituzione di una commissione speciale sicurezza urbana. Infine, è stata doverosamente espressa la solidarietà alla signora Pina, vittima di una pessima amministrazione”, hanno concluso i consiglieri che si sono astenuti sulla mozione che ha approvato una maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio: “Troviamo inutile la militarizzazione del quartiere che rappresenterebbe solo un ulteriore costo sulle spalle dei cittadini colo risultato di tutelare il business dell’accoglienza nella tendopoli”.

di Luca Cirimbilla - L'ultima ribattuta http://www.lultimaribattuta.it/53795_via-ramazzini-tendopoli-da-chiudere-il-municipio-accoglie-la-linea-di-fdi

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